Donata Lenzi
Parlamentari | Camera
Donata Lenzi – deputata
“Un po’ di storia personale – 56 anni, ho iniziato a far politica tardi, già mamma e lavoratrice. Poi, nel 1992, dopo lo scandalo di Tangentopoli, è nata la voglia di impegnarsi e la scelta di sostenere i referendum la per cambiare la legge elettorale.
La Provincia di Bologna – dal 1995 al 1999 assessore provinciale alla scuola, formazione professionale, lavoro, sanità e politiche sociali; dal 1999 al 2004 assessore al lavoro, sanità, politiche sociali e innovazione tecnologica. Dal 1995 al 2004 sono stata, inoltre, presidente della Conferenza sanitaria dei sindaci, organismo che approva la riorganizzazione della sanità bolognese (con un grande piano di investimenti).
Il Comune di Bologna – consigliere comunale nel 2004, sono rientrata a lavorare in banca. Mi sono occupata soprattutto di politiche di genere sui temi concreti che interessano la nostra vita di donne: asili nido, consultori, lavoro di cura, prevenzione e repressione della violenza sessuale, conciliazione dei tempi di vita tra lavoro, famiglia e impegno civile e anche tempi della politica.
La Camera dei Deputati – eletta nel 2006, membro della Commissione Lavoro e capogruppo in Giunta delle Elezioni; la legislatura dura solo venti mesi (nei quali mi occupo quasi solo di riconteggio delle schede): riusciamo a portare in aula la decadenza di Previti; arriva, inoltre, in aula la mia proposta di legge per abbassare l’età per l’eleggibilità a 18 anni ma non passa al Senato.
Gli impegni di oggi – rieletta nel 2008, membro della Commissione Affari Sociali; sono inoltre capogruppo del PD nella Giunta delle Elezioni e nel Comitato per le incompatibilità, ineleggibilità e decadenze. Nel 2010 sono stata eletta nella presidenza del Gruppo PD alla Camera, con il compito di segretario coordinatore delle politiche del territorio, della cultura, del welfare.
Tre anni di opposizione e un anno in emergenza. Questa la sintesi della scorsa difficile Legislatura.
Mi sono occupata: di welfare, e quindi di pensioni e lavoro, soprattutto del problema ‘esodati’, e di salute, a difesa del servizio sanitario nazionale; di incompatibilità e ineleggibilità, perché noi per primi dobbiamo rispettare le regole. Ancora una volta la proposta di abbassare l’età per l’elettorato passivo a 18 anni viene bloccata al Senato”.
Attualmente è capogruppo PD nella XII Commissione (Affari Sociali) della Camera.