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21 gennaio 2022

In una delle mie prime interviste da neo eletta Segretaria ho voluto parlare di diritti umani, ricordando quanto la scarcerazione di Patrick Zaki ci abbia riempito di gioia e chiedendo al Pd di non abbassare la guardia sulla sua storia, concedendogli la cittadinanza italiana.

Ieri il Segretario Enrico Letta era ospite a ๐˜๐˜ช๐˜ญ๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ณ๐˜ฆ๐˜ต๐˜ต๐˜ฐ, il podcast di ๐˜™๐˜ข๐˜ฅ๐˜ช๐˜ฐ ๐˜๐˜ฎ๐˜ฎ๐˜ข๐˜จ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ข e ha risposto al mio appello, ha ricordato quanto sia importante che il nostro Paese continui a seguire la vicenda di Patrick e che «๐˜ง๐˜ช๐˜ฏ ๐˜ฅ๐˜ข๐˜ญ๐˜ญ’๐˜ช๐˜ฏ๐˜ช๐˜ป๐˜ช๐˜ฐ ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ด๐˜ต๐˜ณ๐˜ข ๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ด๐˜ต๐˜ข» è stata quella della cittadinanza italiana allo studente egiziano dell'Alma Mater. Adesso «๐˜ฆฬ€ ๐˜ข๐˜ด๐˜ด๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ถ๐˜ต๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ฎ๐˜ข๐˜ต๐˜ถ๐˜ณ๐˜ฐ ๐˜ช๐˜ญ ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ฎ๐˜ฑ๐˜ฐ ๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ ๐˜ข๐˜ณ๐˜ณ๐˜ช๐˜ท๐˜ข๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ข๐˜ญ ๐˜ณ๐˜ช๐˜ด๐˜ถ๐˜ญ๐˜ต๐˜ข๐˜ต๐˜ฐ».Il Segretario, inoltre, ha raccontato quanto in questi giorni i tweet di Zaki dopo la scomparsa del Presidente Sassoli abbiano sollecitato in noi una forte emozione.«๐˜œ๐˜ฏ๐˜ข ๐˜ต๐˜ข๐˜ญ๐˜ฆ ๐˜ด๐˜ง๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ต๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ข ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ข๐˜ท๐˜ฆ๐˜ณ ๐˜ข๐˜ท๐˜ถ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ด๐˜ด๐˜ช๐˜ฃ๐˜ช๐˜ญ๐˜ช๐˜ต๐˜ขฬ€ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ณ๐˜ข๐˜ณ๐˜ค๐˜ช ๐˜ฎ๐˜ข ๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ช ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ช ๐˜ต๐˜ธ๐˜ฆ๐˜ฆ๐˜ต ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ ๐˜ค๐˜ช ๐˜ด๐˜ช๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฐ ๐˜ด๐˜ค๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฃ๐˜ช๐˜ข๐˜ต๐˜ช ๐˜ญ๐˜ถ๐˜ช ๐˜ด๐˜ข ๐˜ฒ๐˜ถ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ฉ๐˜ฐ ๐˜ข๐˜ฑ๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ฆ๐˜ป๐˜ป๐˜ข๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ญ๐˜ถ๐˜ช ๐˜ฆ ๐˜ช ๐˜ด๐˜ถ๐˜ฐ๐˜ช ๐˜ด๐˜ง๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ป๐˜ช», scrive Patrick Zaki su David Sassoli, un grande italiano.

Un grande europeo.La storia di Zaki, si sa, non è ancora finita, il primo febbraio affronterà la prossima udienza forse decisiva per il suo processo.

Continueremo a tenere alto il nostro impegno affinchè si raggiungano i risultati auspicati.

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Federica Mazzoni

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20 gennaio 2022

Il report presentato dalla commissione voluta dal Ministro Andrea Orlando, a cui oggi va la solidarietà di tutto il PDBologna per la lettera di minacce ricevuta, mette in evidenza il preoccupante impoverimento del lavoro nel nostro Paese.

I dati sono realmente allarmanti perché si parla del 11,8% di lavoratori/ici poveri, a fronte di un quarto che rischia di diventarlo.

Solo il 50% è raggiunto da una qualche forma di sostegno, aprendo una voragine in termini di redistribuzione.

Il precariato, la bassa durata dei contratti, la mancanza di equità, che vede penalizzate ancora una volte le donne e i giovani, si scontrano con il perpetuarsi dell’emergenza Covid, il caro bollette e l’inflazione, con la prospettiva di mettere in difficoltà molte famiglie ed imprese.

In particolare sull’occupazione femminile arriva un elemento preoccupate: nel 2020, anno dello scoppio della pandemia, scende al 49% (nella Ue sono il 62,7%), calo soprattutto tra le giovani, le donne con i figli (impiegate il 25% in meno), al Sud e nelle Isole. Invertendo un trend in costante crescita dal 2014.Per questo è necessario introdurre il salario minimo, come è stato indicato dal gruppo di lavoro, e l’inserimento di un benefict che vada a coprire chiunque abbia uno stipendio inadeguato.

La dignità del lavoro deve essere garantita senza accordi al ribasso.

La trattativa per salvare e rilanciare la Saga Coffee la stiamo seguendo con attenzione, dopo essere stati a Gaggio Montano più volte come Partito Democratico di Bologna.

Il piano di rilancio della fabbrica deve considerare le vite delle dipendenti affinché non vengano meno tutele e diritti e nell'interesse collettivo del territorio dell’Appennino.

Su questo vigiliamo e continuiamo a essere al loro fianco.

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Federica Mazzoni

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15 gennaio 2022

In queste ore occorre prendere una posizione inequivocabile: la candidatura di Silvio Berlusconi a Presidente della Repubblica è da respingere con forza, mai in alcun modo potrà essere da noi sostenuta.

Un uomo che ha violato la legge e che è stato riconosciuto colpevole non può esserne il garante.

Un uomo che ha svilito le istituzioni e la reputazione italiana, portato interessi privati e personali nella vita politica e pubblica del paese non può rappresentare l'unità nazionale.

Un uomo che è stato promotore e imprenditore di un sistema politico, economico e mediatico che ha mercificato i corpi delle donne, contribuendo a frammentare e isolare le persone e alimentando la strada dell'individualismo e del consumismo sfrenato fiaccando la democrazia non può essere il capo dello Stato.

Auspico che la scelta del Presidente della Repubblica sia condotta con alto senso politico e responsabilità, volti all'elezione della figura che maggiormente potrà essere punto di riferimento e garanzia autorevole, evitando di replicare laceranti strappi che ancora bruciano, soprattutto se visti da Bologna.

 

Federica Mazzoni

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